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Luca Losito

Storia

 

 

rossointoccabile

supervisione MarvelIT

 

 

Carlo Monni

supervisore capo

 

 

Cannonball - Samuel Guthrie - capitano di X-Force

La storia finora...

 

        Una serie di molteplici omicidi mutanti e umani nel Distretto M hanno attirato l’attenzione di X-Force. La squadra mutante è giunta proprio durante uno scontro in strada tra mutanti e umani; nel disperato tentativo di fermare la guerriglia è intervenuta Phantazia una mutante che conoscere da tempo Cannonball dato che era stata sua nemica. Dopo aver accettato di indagare sui colpevoli degli omicidi, si sono aggiunti alla squadra anche Magma e Warpath ed insieme si sono diretti sul luogo dell’ultimo omicidio appena compiuto…

 

Tarot - Marie Ange Colebert -  Preveggenza, può animare le figure e gli oggetti raffiguranti sui suoi tarocchi

 

 

Delia Moony – è in grado di creare immagini tridimensionali sulla base delle paure proprie o altrui

 

Phantazia – Eileen Harsaw - proietta un campo bioelettrico, può lievitareNaiadi di Stepford – Celeste, Mindee, Phoebe, Esme, Sophie - telepatiMagma – Amara Aquilla -  genera ed emette intenso calore dal corpo, controlla le correnti lavicheWarpath – James Proudstar -  potenza, velocità, forza vitale, resistenza, agilità e riflessi sovraumani

 

***

 

Ho accettato la proposta di indagare sui delitti compiuti nel Distretto M. Quando mi hanno detto che venivano uccisi nei modi più brutali, non avrei mai pensato che venissero trucidati in questo modo.

Io, Warpath e Magma ci troviamo in un vicolo cieco dietro ad un magazzino, davanti ad un cadavere squarciato la cui testa si trova a qualche metro di distanza dal corpo.

Magma è troppo impressionata e si volta mettendosi la mano sulla bocca. Io e Warpath nonostante ne abbiamo viste anche di peggio, rimaniamo comunque fermi con una leggera espressione di disgusto sul volto.

Warpath “Chi può esser mai stato così spietato da staccargli la testa in quel modo?”

Sam “Non ne ho idea James, so solo che chiunque sia è feroce, senza scrupoli e assetato di sangue. Ciò che non riesco a capire è quello squarcio sul petto, vicino al cuore, è un taglio netto e preciso di chi sa fare questo lavoro, tipo un chirurgo…roba del genere. Ma non capisco ancora il motivo per cui gli abbia asportato il cuore…”

“Si chiamava Faust Moore, era un padre di famiglia che  abitava due isolati più in là. Possedeva una ferramenta sotto casa dove lavorava assieme al figlio maggiore…”

Sam “Chi ha parlato?”

Un uomo dalla voce suadente si avvicina, indossa un costume viola e sopra un lunga giacca nera.

Magma “ Manuel che ci fai qui?”

Empath “Faust era anche un mutante, il suo cuore immetteva nel organismo un fattore rigenerante che gli permetteva di guarire le sue ferite. Più o meno come il vostro cagnolino degli X-Men”

Sam “Empath! Ci sei tu dietro tutto questo?!”

Empath “Secondo te sarei così stupido da uccidere un uomo e rimanere sulla scena del delitto?”

Magma “Manuel perché sei qui? Mi avevi promesso che non mi avresti seguito”

Empath “Sono qui per proteggerti tesoro mio. Non posso vivere senza di te” bacia Amara abbracciandola

Non riesco a credere ai miei occhi, Magma e Empath di nuovo insieme. L’ultima volta che si sono lasciati era perché Magma sospettava che Empath manipolasse con il suo potere le sue sensazioni. È passato molto tempo dall’ultima volta che mi sono visto con Amara, ma mai avrei pensato che avesse riallacciato i rapporti con Empath, soprattutto così intimamente.

 

Sam “Come fai a sapere tutte queste informazioni sulla vittima?”

Empath “Ho le mie fonti”

Sam “Da quando ti occupi di indagini?”

Empath “Da quando tu ti interessi così tanto alla mia vita privata”

Non mi fido di lui, non mi sono mai fidato e mai mi fiderò. Non mi piace proprio Empath, non ho la minima idea di come possano funzionare le cose tra lui e Amara se non grazie alla infima capacità di usare il potere. Ho il sospetto che faccia il doppio gioco, un altro da tenere d’occhio.

Iniziano ad essere troppi.

Improvvisamente sento dei rumori dietro di me.

Non sono l’unico ad esserne accorto, Warpath infatti si volta di scatto sguainando i suoi due pugnali verso un angolo buio di quel vicolo.

Magma “Avete sentito anche voi?!”

 

Warpath “Attenzione! C’è qualcuno dietro quei cassonetti…”

In quel angolo completamente buio dove neanche un raggio di sole riesce a penetrare la profonda ombra appaiono ad un tratto due grandi occhi gialli luccicanti.

Sam “State all’erta ragazzi”

Gli occhi dapprima immobili  voltano il loro sguardo verso Magma, la quale rabbrividisce nel vedersi puntato quello sguardo maligno.

Poi tutto si svolge in pochi secondi.

L’essere che si nascondeva balza fuori dall’ombra mostrando la sua vera identità.

Si tratta di una donna vestita con corsetto e stivali in pelle nera che nasconde il suo volto grazie ad un cappuccio nero che le fa intravedere solamente gli occhi luminosi.

La donna si lancia su Magma.

Fortunatamente i sensi di Warpath sono molto più rapidi, infatti riesce a fermare la donna in aria lanciandosi verso di lei e quindi atterrando sulla strada.

“Idiota! Non puoi niente contro Ossidiana!”

Mai sentito il suo nome, non mi sembra che rientri tra i classici nemici degli X-Men, ma date le sue doti di combattimento sembra che sia alla pari tra i dei più temibili nemici.

Sta tenendo ottimamente testa a Warpath, il quale sembra una furia. Trovo sempre sorprendente vedere l’equilibrio tra massa e velocità che possiede Warpath. È  vissuto anni in una riserva Apache in Arizona dove si diceva che lui e suo fratello riuscissero ad atterrare un bisonte infuriato in corsa.

Warpath lancia i suoi affilatissimi pugnali contro Ossiadiana la quale però scompare in una nuvola di zolfo per poi riapparire dietro la schiena di Warpath stesso infilzandolo con uno di essi.

Warpath “AAAARRRGGGHHH!!”

Magma “James!”

Corro in soccorso di Warpath ma Ossidiana compare davanti a me in una nuvola di zolfo e con un calcio volante mi fa cadere a terra.

La donna poi si teleporta dietro di Magma afferrandola e puntandole alla gola la lama del pugnale.

Ossidiana “Che nessuno si muova o la sgozzo davanti ai vostri occhi!”

Sia io che Warpath rimaniamo immobili stesi a terra.

Ossidiana “Muovete solo un dito e giuro che l’ammazzo!”

Empath “Ti consiglio vivamente di lasciarla andare…”

Ah! Era ora che si muovesse pure lui. Chissà dov’era finito mentre Ossidiana ci ha attaccato…

Ossidiana “Tu chi saresti?”

Empath “Già, perdona il mio modo di fare poco elegante. Mi chiamo Manuel Alfonso Rodrigo de la Rocha, ma tu puoi chiamarmi solamente…Empath”

Ossidiana “vale anche per te! Non fare un passo o l’ammazzo! Credete davvero che voi stupidi X-Men potrete fermarci?”

Empath “Ok, ok tranquilla. Puoi stare calma con me, rilassati ora”

Ma cosa diavolo sta facendo Empath! Lo sapevo…è in combutta con quella donna, voleva pugnalarci da dietro la schiena. Bastardo!

Empath “Stai tranquilla ora, non c’è nessun pericolo, ci sono qua io, di me puoi fidarti vero?”

Ossidiana “S..sì”

Empath “Bene bene, ora butta a terra quel brutto pugnale, tu stessa non vuoi ucciderla in fondo, lo sento, dentro di te non vuoi tutto questo male”

È incredibile, Ossidiana ha ascoltato Empath, ha buttato a terra il pugnale e ha lasciato andare Magma.

Empath “Cara la mia…non mi hai ancora detto il tuo nome?”

Ossidiana “Benedetta, Benedetta Gaetani…”

Empath “Cara la mia Benedetta, capisco benissimo il tuo malessere, la perdita di una persona a te così cara ti ha consumato tutti i ricordo più felici. Ti viene da piangere, da chiuderti in camera e rimanere al buio da sola. Non è vero?”

Una lacrima scese dal volto di Ossidiana cadendo sul asfalto, la donna in ginocchio a terra con lo sguardo perso nel vuoto.

 

Empath “Io posso capirti, io posso aiutarti a superare il tuo dolore, il mio potere mutante è quello di manipolare le emozioni delle persone che incontro, come ad esempio ora sto manipolando le tue emozioni e sto rievocando in te sensazioni dolorose e tristi. Giusto per tenerti occupata in modo che quel omaccione grande e grosso, che si fa chiamare Warpath, possa impugnare il suo pugnale…e lanciarlo verso di te!”

Contemporaneamente a quelle parole Warpath lancia il suo pugnale verso Ossidiana la quale vedendo quell’arma roteare verso di lei, riprende coscienza e con un urlo sparisce in una nuvola di zolfo.

Sam “Amara, tutto bene?”

Magma “Sì sto bene ora. James come stai?”

Warpath “Diciamo che potrebbe andare meglio ma fortunatamente non ha colpito organi vitali”

Sam “Bene. Ora torniamo alla base, dobbiamo consultarci e riorganizzarci, non ci sfuggirà la prossima volta!”

Empath “Sempre il solito zotico Guthrie, ti ho appena salvato le chiappe da quella killer psicopatica e non mi degni nemmeno di un grazie?”

Sam “Solo perché ora sei fidanzato con Amara non vuol dire che mi sei simpatico, men che meno che fai parte della mia squadra”

Empath “Come ti pare...sappi solo che durante le mie ricerche ho scoperto molte cose su questi omicidi che potrebbero rivelarsi molto utili per il vostro obbiettivo”

Magma si avvicina a Empath prendendogli le mani e baciandolo, poi si volta verso di me con un espressione di pietà.

È vero. Senza l’aiuto di Empath molto probabilmente lo scontro con Ossidiana sarebbe finito diversamente, ma potrebbe aver agito in questo modo solamente per salvare Amara, no non mi convince. Dice di sapere molte cose su questi killer e noi ora abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile per scovarli e fermarli.

Lo sguardo di Amara garantisce per lui.

Sam “Ok, sei dentro…ma solo fino a quando avremo trovato i killer. Rimarrai sotto stretta sorveglianza e sappi che se tenterai di colpirci di spalle ti farò ingoiare il braccio intero”

***

 

Residenza di X-Force.

 

Mi trovo distesa sul mio letto a guardare il soffitto, fa un caldo afoso così ho tirato giù le serrande della mia finestra per renderla un po’ più fresca.

Ad un tratto sento qualcuno chiamare il mio nome.

“Marie… Marie…”

Mi avvicino alla porta, magari qualcuno mi sta cercando da fuori, ma nulla. Provo ad aprire la porta ma non c’è nessuno nel corridoio.

Mi rimetto a letto e  penso che si tratta soltanto della mia immaginazione.

“Marie... Marie”

Di nuovo. Qualcuno mi sta chiamando, ma non capisco da dove proviene la sua voce.

Poi inizio a capire.

Quella voce!

No! È già arrivato!

In quel momento qualcuno bussa alla porta.

Non mi muovo, sono troppo terrorizzata.

Poi sento la voce di Delia chiamarmi e quindi scendo dal letto e apro la porta.

Delia mi dice che Sam, Warpath e Magma sono tornati e Phantazia ha chiamato a raccolta tutti nel suo ufficio.

Ora mi trovo seduta sulla scrivania davanti alla finestra con lo sguardo perso nel vuoto. Continuo a pensare a quella voce che avevo sentito in camera mia.

Warpath ha appena finito di spiegare cosa gli sia successo durante lo scontro con Ossidiana avvenuto qualche minuto prima.

Warpath “…questo è quanto è successo. Ora propongo che se qualcuno sa qualcosa su chi sia questa donna lo dica subito”

PhantaziaStando alla vostra descrizione non assomiglia a nessuno nel Distretto M. Non è di queste parti”

Magma “Potrebbe semplicemente trattarsi di una killer inviata da qualcuno”

Sam “è molto probabile, anzi penso che sia del tutto sicuro che qualcuno l’abbia inviata a compiere questi omicidi”

Phantazia “già, ma chi è il mandante?”

Empath “Scusate se interrompo la vostra discussione ma quella donna ci ha dato un grande indizio o meglio ci ha confermato le supposizioni che ognuno di noi ha avuto su questi molteplici omicidi. “Credete davvero che voi stupidi X-Men potrete fermarci” ha detto queste parole mentre minacciava di uccidere Magma…”

Phantazia “Quindi tutti gli omicidi avvenuti fino a ora sono tutti collegati, tutti riconducibili a lei!”

Sam “Tutti riconducibili a loro!”

Warpath “Quindi state dicendo che ci troviamo ad affrontare un gruppo di killer?”

 

Empath “Questo è certo, c’è l’ha rivelato Ossidiana stessa”

Magma “Ciò che mi preoccupa e che se tutti questi killer sono allo stesso livello di Ossidiana, sarà molto difficile fermarli”

Empath “Sarà molto pericoloso, mortale penso, amore mio”

Magma “Ma come facciamo a rintracciare Ossidiana?”

Sam “è pressoché impossibile per noi rintracciare un teleporta soprattutto se è una donna pericolosa come lei”

Phantazia “Concordo, l’unica cosa che faremo per ora sarà fornire descrizioni dettagliate di Ossidiana agli abitanti del Distretto M che ci vogliono aiutare e infine chiederò alle mie Naiadi di aumentare la sorveglianza telepatica. Qualsiasi cosa dovesse succedere entro i confini del Distretto M ci verrà subito riferita”

 

Ma com’è possibile che non capiscano che sono in pericolo!

È qui! Lo sento!

Mi stava chiamando prima…

Ci sta vedendo! Ci sta ascoltando! Può essere dappertutto…è dietro a quella porta!

Oh mio dio! Aiuto!

È venuto a prendermi!

Devo andare via…devo scappare…

Distretto M.

È ormai scesa la notte. Gli altri stanno già dormendo, pure Xorn sembra essersi addormentato sulla sedia dell’infermeria anche se molto probabilmente sta facendo meditazione.

Sto scappando, sto fuggendo. La circostanza si ripete a distanza di qualche giorno, sono di nuovo costretta a fuggire da tutto ciò che mi circonda, dalla mia vita per volere di…per volere del mio destino.

Lui sta arrivando ne sono ormai certa…oggi la sua voce che mi chiamava, con la coda dell'occhio mi pare di averlo pure visto scendere le scale dell’infermeria.

Devo andarmene, devo scappare!

Ma dove?!

Non importa dove…devo solo trovare un posto sicuro e lontano dove sostare per qualche giorno, per poi nuovamente partire.

Mi trovo ormai al confine tra il Distretto M e il resto di New York, mi volto indietro e vedo in lontananza il palazzo dove risiede ora X-Force; mi dispiace lasciare quelle brave persone, ma sono costretta a fuggire.

Appena prima di varcare la soglia lasciando alle mie spalle il Distretto M sento una mano posarsi sulla mia spalla.

Spaventata per non aver sentito arrivare nessuno, mi volto di scatto, sicura di vedere la faccia di Cannonball o qualcun’altro di X-Force.

Invece la persona davanti a me è tutt’altro che Sam, una donna vestita con corsetto e stivali in pelle nera, nasconde il suo volto grazie ad un cappuccio nero che fa intravedere solamente gli occhi luminosi.

Ossidiana “Ehi dove stai andando?”

Tarot “Io..io devo fuggire…”

Ossidiana “Lo sai che è molto pericoloso girare soli per le strade a quest’ora della notte?”

Tarot “Lo so…ma io devo andarmene…non posso fermarmi”

Ossidiana “Stai fuggendo? Qualcuno ti sta per caso inseguendo? O sono solo i tuoi demoni interiori a inseguirti?”

Tarot “Io…io non…”

Ossidiana “Sai ti capisco, anche io nella mia vita ho dovuto molto spesso fuggire, scappare, lasciarmi tutto alle spalle”

Tarot “Davvero lo sai? Davvero riesci a capirmi?”

Ossidiana “Certamente mia cara. Io e te ci assomigliamo molto di più di quanto tu possa immaginare. Sapendo ora cosa stai provando io posso aiutarti, a fuggire una volte per tutte…”

Tarot “…dici....davvero?”

Ossidiana “Ne sono sicura. Vieni ti aiuterò io”

Non so perché ma mi sembra che qualcuno mi avesse già parlato di questa donna, mi sembra in qualche modo familiare.

Boh… probabilmente mi sto solo confondendo con qualcuno che le assomiglia.

La donna mi si avvicina e mi prende la mano, un secondo dopo sparisco in una nuvola di fumo nero.

***

Residenza di X-Force. Camera di Sam Guthrie.

 

Sono le 9.30 di mattina.

Ragazzi che dormita! Ne sentivo proprio il bisogno.

Mi trovo ancora disteso nel mio letto a sbadigliare, alcuni raggi del sole filtrano tra le tapparelle illuminando la mia camera a fasce.

È tutto tranquillo ora, tra poco mi dovrò alzare e scenderò al primo piano per fare colazione, dopo esserci riuniti incominceremo le indagini su questi presunti assassini.

Ma prima voglio ancora un po’ godermi il tepore del letto.

Ad un tratto un brusco rumore, la porta si spalanca.

Warpath “TAROT È SPARITA!!”

Immediatamente ci precipitiamo nell’ufficio di Phantazia, sono già tutti lì, Phantazia sulla poltrona mentre Magma, Empath, Delia, le Naiadi e Xorn si trovano tutti seduti davanti alla scrivania.

Sam “Tarot è sparita?!”

Phantazia “Sembra proprio di sì, supponiamo sia sparita stanotte dato che l’ultima persona ad averla vista è stata Xorn”

Xorn “Proprio così, ieri sera prima di iniziare a fare meditazione ho incontrato Tarot che saliva le scale per andare in camera sua. Mi ha salutato dandomi al buona notte e poi sono tornato in infermeria”

Delia “Stamattina dopo che mi sono svegliata volevo chiedere a Tarot se mi accompagnava a fare una passeggiata qua nei dintorni. Ho iniziato a bussare alla sua porta aspettando una decina di minuti, poi mi sono accorta che la porta era aperta, sono entrata dentro e di Tarot nessuna traccia!”

Phantazia “Le Naiadi hanno sondato telepaticamente gran parte del Distretto M senza ottenere risultati”

Magma “Magari qualcuno l’ha rapita!”

Warpath “In camera sua non abbiamo trovato nessuna traccia che possa indurci a pensare ad un rapimento, tutto era in ordine”

Delia “Non so se ve ne siete accorti pure voi, ma Tarot è diventata strana da qualche tempo…”

Sam “Sì, lo so Delia. Come se si stesse alienando dalla realtà…”

Empath “Quindi ora cosa abbiamo intenzione di fare?”

Sam “Ci divideremo ed incominceremo a cercarla, se è sola non avrà fatto molta strada. Warpath tu setaccia la zona est del distretto”

Warpath “D’accordo”

Sam “Magma la zona ovest e Empath la zona sud”

Empath “Puoi contarci”

Sam “Io andrò nella zona a nord”

Phantazia “Ti accompagnerò io a nord”

Sam “Naiadi ho bisogno del vostro totale supporto, dovrete creare una sorta di rete telepatica che ci permetta di dialogare tra di noi nel caso qualcuno trovi qualche indizio”

Naiadi “Siamo con lei Mr Guthrie”

Sam “Bene, possiamo incominciare”

***

Distretto M. Zona Nord.

 

È passata qualche ora ormai da quando io e Phantazia abbiamo iniziato a setacciare il Distretto M cercando indizi sulla scomparsa di Tarot, ma fino ad ora non abbiamo trovato nulla.

Phantazia facendo il giro del isolato ha chiesto ai suoi collaboratori se avessero mai visto Ossidiana o Tarot, ma finora nessuno sembra averle mai viste.

Le indagini non proseguono per il verso giusto.

Phantazia “Nulla, né il barbiere né i fratelli Thomas sanno qualcosa su Ossidiana e dicono di non aver visto ieri sera nessuna donna avvolta da un lungo mantello nero, Tarot non è passata di qua”

Sam “…”

Phantazia “ Samuel Zachary Guthrie è da quando siamo partiti che non dici una parola, hai perso la lingua o hai già qualche sospetto?”

Sam “Scusami Phantazia, ma quando ho realizzato che Tarot è sparita mi sono tornati in mente degli oscuri presagi”

Phantazia “Di che si tratta?...”

“ESCI FUORI DAL MIO LOCALE!!!”

Sam “Ehi! Cosa sta succedendo là in strada!”

Si sentono delle urla provenire dal bar sul lato opposto della strada.

 Improvvisamente la vetrina del bar và in frantumi sotto il peso proprietario, un uomo sulla cinquantina che possiede quattro braccia.

Io e Phantazia accorriamo in suo soccorso e proprio in quel momento esce dal locale un secondo uomo vestito da una lunga giacca in pelle con sugli occhi un paio di grandi occhiali neri, tipo quelli che usano i saldatori per proteggersi.

Johnny Ohm “Stupido vecchio, ti avevo solo chiesto di offrirmi una birra”

L’uomo alza lo sguardo e si accorge che si è fermata a guardare la scena molta gente, tra cui io e Phantazia.

Johnny Ohm “Cosa avete da guardare?! C’è qualcuno che pensa di potermi fermare?!!”

Sam “IO”

Phantazia “Guthrie cosa pensi di fare?””

Johnny Ohm “Hahaha! Mi piaci! Forza bello vieni avanti!”

A quelle parole Johnny Ohm si tolse il suo cappotto, rimanendo a torso nudo.

Sulla sua schiena e sulle sue spalle di poterono notare strani impianti metallici che iniziarono a  sprigionare scosse elettriche vche percorsero tutto corpo di Johnny.

Gli abitanti del Distretto M che fino a quel momento si erano fermati a vedere la scena iniziarono a scappare.

Quando Johnny Ohm si fu caricato totalmente si volse verso me e Phantazia e rilascio dalle mani un enorme fascio di energia elettrica.

Io non ebbi il tempo di dire una parola sicuro che quel fulmine mi avrebbe colpito.

Ma ad un tratto mi accorsi che la fortuna questa volta stava dalla mia parte.

Phantazia “In piedi Guthrie!”

Mi voltai verso il nemico, i fulmini che continuavano ad uscire dal corpo di Johnny Ohm invece che di colpirci venivano deviati dal campo di energia proiettato da Phantazia.

Phantazia “In piedi Ghutrie! non ti stai certamente comportando da gentiluomo”

Johnny Ohm “Donna mi stai annoiando!”

A quelle parole le raffiche di elettricità si fecero sempre più intense e il campo di Phantazia incominciò a vacillare. Se solo possedessi ancora il mio campo d’invulnerabilità!

Sam “Phantazia cerca di resistere!”

 

Phantazia “Samuel prendi quella spranga lì a terra e preparati a colpirlo! Avvicinati a me, proverò a fare ciò che non faccio da anni!”

Mi avvicinai senza esitazione a Phantazia ed in un lampo sparimmo entrambi.

Riapparvi qualche metro più in là. Il teletrasporto di Phantazia aveva funzionato!

Johnny Ohm rimase per qualche secondo smarrito nel vedere sparire in un lampo i suoi avversari, quei pochi secondi mi bastarono per lanciarmi su di lui e colpirlo alla testa con la spranga.

Un urlo di dolore uscì dalla bocca di Johnny seguito da un imponente onda elettrica che mi travolse facendomi rotolare a terra per qualche metro.

Quando mi ripresi di Johnny Ohm, nessuna traccia.

***

In un luogo sconosciuto.

In una stanza buia ed oscura illuminata soltanto da un neon verde, si trova seduta su di una sedia Tarot la quale sta riprendendo conoscenza.

Tarot “Io…dove..dove mi trovo?”

Nessuna risposta solo il silenzio più totale.

Tarot “Non riesco a …non riesco a muovermi. Le mie braccia, le mie gambe sono legate! Sei tu?!”

Marie Ange iniziò a muoversi cercando di liberarsi.

Quando un boato precedette l’arrivo di qualcuno.

Ossidiana “Mi spiace doverti prestare questo tipo di soggiorno mai cara. Ma tu e i tuoi amichetti X-Men non dovete intralciare i nostri piani, ne voi e nessun altro stupido eroe in calzamaglia”

Tarot “Oh mio dio!...AIUTO!”

Ossidiana “Non urlare! Sarai il nostro ostaggio, se i tuoi amici saranno intelligenti quanto cercano di dimostrare accettando il patto che vogliamo proporli, tu forse resterai in vita!”

***

Zona ovest del Distretto M.

Magma quando si trova in abiti civili si fa chiamare Amara Aquilla ed ora sta setacciando la zona ovest del Distretto M cercando indizi sulla sparizione di Tarot.

Cammina tranquilla sul marciapiede quando ad un tratto trova per terra un volantino.

Incuriosita lo prende in mano e ne legge il contenuto:

TEATRO TCHAIKOVSKY

Direttamente dalla Russia

MARIA PETROVA

Si esibirà nel balletto classico il Lago dei Cigni

Magma rimane sorpresa nel vedere che nel Distretto M ci sia pure un teatro ancora funzionante, effettivamente in qualche modo si devono pure divertire gli abitanti di questa zona. Gli sarebbe sempre piaciuto vedere il balletto del Lago dei Cigni e si ripromette di venirlo a vedere quando tutto sarà risolto, magari accompagnata da Empath.

Amara alza lo sguardo e vede proprio davanti a se un grande edificio con in alto sul cornicione una scritta a grande lettere cubitali “TEATRO TCHAIKOVSKY”.

“Sei proprio capitata nel luogo esatto”

Amara non riconosce la voce della persona che le ha parlato e quindi si volta per capire meglio chi sia. Davanti a lei si trova una giovane ragazza sui venticinque anni, capelli corti e neri, e un fisico mozzafiato.

Amara continua a non riconoscere la ragazza davanti a lei.

“Oh devi perdonarmi…piacere mi chiamo Maria Petrova”

Magma “Sei la ballerina di questo spettacolo! Piacere mio, mi chiamo Amara Aquilla”

Maria Petrova “Piacere tutto mio. Ho visto che stavi leggendo il volantino del mio spettacolo…”

Magma “Già mi piacerebbe molto venirti a vedere, davvero. L’ho sempre sognato. Ma ho un sacco di problemi”

Maria Petrova “Oh, mi dispiace…c’è qualcosa che posso fare per aiutarti? Magari prima ti aiuto a risolvere i tuoi problemi prima potrai venire a vedere il mio spettacolo”

Magma “Già magari. Ma non è così semplice. Sai faccio parte di un gruppo mutante chiamato X-Force…”

Maria Petrova “Sì…ne ho sentito parlare…al telegiornale…”

Magma “Questa notte una mia amica è stata rapita molto probabilmente ed ora stiamo cercando di trovare qualche indizio che ci porti da lei”

Maria Petrova “è terribile…” dice la ragazza sogghignando….

 

 

 

CONTINUA…

 

NOTE

 

Secondo capitolo della saga Genesi Sinistra in cui vediamo X-Force che indaga sui molteplici delitti avvenuti nel Distretto M. da segnalare poche note:

 

L’Arrivo in questa serie e nella squadra di Empath alias Manuel Alfonso Rodrigo de la Rocha. Nel periodo in cui i Satiri e i Nuovi Mutanti si scontravano, Empath e Magma scoprirono di piacersi. Quando Emma Frost catturò i Nuovi Mutanti e li condizionò mentalmente per arruolarli nei Satiri, la reciproca attrazione si trasformò in amore. Sopravvissuti al massacro perpetrato da Trevor Fitzroy, i due si separarono quando Magma iniziò a credere che i suoi sentimenti fossero manipolati dal fidanzato. Se vi state chiedendo se anche questa volta Empath sta manipolando i sentimenti di Magma, continuate a leggere i prossimi numeri.

compaiono per la prima volta in questo numero Ossidiana e Johnny Ohm ovvero due killer che sembra (da come ha ammesso Ossidiana stessa) siano in combutta e siano proprio loro i colpevoli di quegli omicidi. Per saperne di più potrete aspettare l’uscita di uno speciale in cui troverete tutte le storie di questi nuovi nemici degli X-Men.

 

Per finire come sempre un doveroso GRAZIE a Carlo Monni e a rossointoccabile, quest’ultimo con molta pazienza continua a supervisionare le mie storie di X-FORCE.

 

 

ANTEPRIMA

 

Nel terzo capitolo di Genesi Sinistra, i misteriosi killer iniziano a rivelarsi scontrandosi contro X-Force.